Costantino Rosa
Bergamo 1803 — 1878
Veduta della piazza Grande di Bergamo (Piazza Vecchia in Bergamo Alta)
1833
Olio su tela 54 × 71 cm
Deposito Comune di Bergamo, 2015
Accademia Carrara
Sala 28
Humanitas Castelli A3
Humanitas Gavazzeni B3
Humanitas Gavazzeni D1
In questo scorcio cittadino brulicante di folla, riconosciamo ancora Piazza Vecchia, così come si presentava agli occhi dell’artista, Costantino Rosa, negli anni Trenta dell’Ottocento.
Simbolo della città
Costruita nel medesimo punto dove sorgeva l’antico foro romano, Piazza Vecchia è il simbolo di Città Alta: centro della cittadella medievale, per secoli è stata il fulcro del potere politico di Bergamo e ancora oggi continua ad essere luogo d’incontro e di svago.
Bergamo ottocentesca
Nella composizione prevalgono le tonalità degli ocra, dei beige, dei rossi spenti e dei grigi perlacei, intrisi di luce nelle architetture urbane, in contrasto con il cielo denso di nebuloso che si pone qui come una specchiatura vibrante nell’aria. Con questa veduta l’artista intende restituirci uno spaccato diurno della Bergamo ottocentesca, rappresentando l’estemporaneità dell’esistere.
Geografia urbana
Sulla piazza si affacciano imponenti edifici disposti secondo una geometria armonica e perfetta che spinse il famoso architetto Le Corbusier a dire: «non si può più toccare neppure una pietra, sarebbe un delitto».
Spiccano il Palazzo della Ragione, che risale alla fine del 1100 e rappresenta la più antica sede comunale lombarda esistente, e la Torre Civica detta “il Campanone” che si erge sulla destra della piazza. Al centro invece è possibile scorgere la fontana Contarini, donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini, sostituita a fine Ottocento da una statua dedicata a Giuseppe Garibaldi, per poi essere ripristinata nella sua forma originaria nel 1922.
In secondo piano si intravede il campanile della Basilica di Santa Maria Maggiore, edificato a partire dal 1436 e sopralzato verso la fine del Cinquecento.
Biografia
Costantino Rosa frequenta l’Accademia Carrara di Belle Arti e nel 1833 fa il suo esordio a Milano con alcune vedute “di composizione”, destinate prevalentemente alla committenza bergamasca. Le vedute di Bergamo, la val Brembana e i panorami intorno a Brescia e al lago di Lecco sono i suoi soggetti preferiti: molti di essi sono conservati in Accademia Carrara.
Si sono ispirati a quest'opera...