Il percorso artistico di Francesco Zuccarelli ha dei tratti in comune con quello di Pietro Ronzoni e ricalca quello di molti vedutisti, Canaletto e Bellotto, per esempio, artisti specializzati in un genere pittorico molto apprezzato dal Seicento in poi.
Francesco Zuccarelli nasce nel 1702 a Pitigliano, in provincia di Grosseto; inizia gli studi a Firenze presso la bottega di Paolo Anesi, per poi trasferirsi a Roma e quindi a Venezia, dove nel 1736 è iscritto alla Faglia dei pittori. Il periodo veneziano è intervallato da soggiorni fuori città, come quelli a Bergamo del 1736, del 1747-48 e del 1751, ospite di Francesco Maria Tassi, amico di Giacomo Carrara.
E forse proprio dalla residenza del Tassi a Celadina provengono le due tele Paesaggio con ponte e cavaliere e Paesaggio con fiume e pastori in riposo ora esposte in Museo.
L’ARCADIA
Nei due paesaggi dipinti da Zuccarelli il mondo è cristallizzato, fermo in un attimo di quiete idilliaca. Sembra di osservare la campagna e le figure che la popolano attraverso una boule de neige. L’atmosfera è rarefatta: il pennello scolora verso il fondo il ruscello, i borghi e le cime delle montagne nascoste da nuvole soffici.
È tutto reale, ma nulla è vero nel mondo addomesticato dell’arcadia.
Cos’è l’Arcadia?
L’Accademia letteraria dell’Arcadia (che prende il nome dalla regione greca sede del monte Parnaso sacro alle Muse), istituita a Roma nella metà del Seicento, si fondava sul culto della vita pastorale: i membri dell’Arcadia assumevano un nome pastorale greco, avevano un simbolo distintivo e si ritrovavano alle pendici del Gianicolo, nel luogo chiamato Bosco Parrasio, impegnati a restituire alla letteratura l’eleganza e la sobrietà smarrite con l’ardito Barocco.
UN DESTINO COMUNE
Grazie alle sue invenzioni pittoriche, leggere, ariose, piacevoli da guardare, Zuccarelli trova presto dei sostenitori a Venezia. È il caso del britannico Joseph Smith, console, banchiere mercantile, commerciante di quadri e collezionista (nella sua raccolta c’erano opere di Sebastiano Ricci, Marco Ricci, Rosalba Carriera, Giambattista Piazzetta e Canaletto, …), il quale gli apre la strada per Londra.
Nel 1752 Zuccarelli si trasferisce nella capitale britannica, dove rimane diversi anni, trovando un terreno fertile all’affermazione del suo stile e influenzando anche pittori locali, come Joshua Reynolds, al quale pare che faccia anche da guida turistica per il suo soggiorno a Venezia intorno al 1752.
Nel 1773 torna in Italia, ricco e ammirato dal pubblico britannico, che lo considera il pittore italiano più famoso di allora. Zuccarelli muore a Firenze, dove si ritira, il 30 dicembre 1788.
CURIOSITÀ
I dipinti di Zuccarelli sono stati spesso trasformati in incisioni e sono proprio queste uno dei più importanti mezzi di promozione e diffusione del suo lavoro.
Licenziate dalla Calcografia Wagner di Venezia – centro di produzione e diffusione di stampe della Serenissima di livello internazionale fondato da Joseph Wagner prima a Londra e poi a Venezia – le incisioni da Zuccarelli sono utilizzate come modelli per ornare oggetti e porcellane di manifatture italiane, francesi e inglesi e oggetti.
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