Paolo Fresu
Ritratto di Maria Gallavresi
Paolo Fresu
Ritratto di Maria Gallavresi
Ho annotato in partitura, di volta in volta, i quattro strumenti che utilizzo: tromba con sordina, tromba con harmonizer, piano e chords con harmonizer. Questi creano melodie adagiate su un tempo flessibile e liquido (ho volutamente omesso le indicazioni ritmiche sul pentagramma).
I due strumenti principali si identificano negli sguardi languidi del ritratto: la tromba con sordina (figlia) e il pianoforte (madre). Il breve motivo melodico della tromba armonizzata per quinte (subito dopo le prime note dello strumento con sordina) è per me la rappresentazione del loro unico momento intimo. Leggo infatti quell’affresco come una sorta di forzatura. Un ritratto imposto e una storia affettiva costruita in posa.
I suoni lunghi degli harmonizer (generati con i miei multieffetti elettronici attraverso il flicorno) sono paesaggi sonori che vogliono rappresentare ciò che è dietro l’opera e che, chi la scruta, interpreta a proprio piacimento. Una sorta di ambientazione caravaggesca che il pittore Cesare Tallone conosceva molto bene.
All’inizio della partitura l’indicazione poetica ed emozionale “Respirato, dolce e melanconico allo sguardo”.
Biografia dell'autore
Paolo Fresu inizia lo studio dello strumento all’età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale e dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l’attività professionale nel 1982 registrando per la RAI sotto la guida del M° Bruno Tommaso e frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari e nello stesso anno vince i premi RadioUno jazz, Musica jazz e RadioCorriere TV come miglior talento del jazz italiano. Nel 1990 vince il premio Top jazz indetto dalla rivista Musica jazz come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (premio Arrigo Polillo per il disco Live in Montpellier), nel 1996 il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della ‘Académie du jazz’ di Parigi ed il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz europeo e nell’anno 2000 la nomination come miglior musicista internazionale. Sono i primi, in una lunga serie di riconoscimenti che proseguono nel presente musicale tra i quali spiccano le cittadinanze onorarie di Nuoro, Junas (Francia) e Sogliano Cavour, la Laurea Honoris Causa conferitagli dall’Università La Bicocca di Milano, la Laurea Honoris Causa della Berklee School di Boston e il Nettuno d’Oro della Città di Bologna.
Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni: F. D’Andrea, G. Tommaso, B. Tommaso, T. Ghiglioni, E. Rava, A. Salis, E. Pieranunzi, G. Gaslini, GL. Trovesi, R. del Fra, A. Romano, G. Ferris, J. Taylor, K. Wheeler,
P. Danielsson, J. Christensen, G. Mulligan, B. Brookmayer, D. Liebman, K. Berger, D. Holland, R. Beirach, J. Zorn, J. Abercrombie, H. Merril, R. Towner, R. Galliano, M. Portal, T. Gurtu, J. Lee, Gunther Schüller, P. McCandless, J. Hall, L. Soloff, Uri Caine, Ralph Towner, Gil Evans Orchestra, Toots Thielemans, Omar Sosa, Carla Bley, Steve Swallow, Dave Douglas, etc.
Ha registrato oltre quattrocentocinquanta dischi di cui circa novanta a proprio nome o in leadership e altri con collaborazioni internazionali (etichette francesi, tedesche, giapponesi, spagnole, olandesi, svizzere, canadesi, greche) spesso lavorando con progetti ‘misti’ come Jazz-Musica etnica, World Music, Musica contemporanea, Musica Leggera, Musica antica, etc, collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina, O. Vanoni, Alice, T. Gurtu, G. Schüller, Negramaro, Stadio, etc.
Molte sue produzioni discografiche hanno ottenuto prestigiosi premi sia in Italia che all’estero. Nel 2010 ha fondato la sua etichetta discografica Tŭk Music.
Dirige da trent’anni il Festival ‘Time in jazz’ di Berchidda ed è stato per un quarto di secolo direttore artistico e docente dei Seminari jazz di Nuoro. Nel suo palmares spicca la direzione per un triennio del festival internazionale di Bergamo.
È stato più volte ospite in grandi organici quali la ‘G.O.N. – Grande Orchestra Italiana’, l’ONJ – Orchestra nazionale di jazz francese, la NDR – orchestra della Radio tedesca di Amburgo, l’italiana Instabile Orchestra, la PJMO dell’Auditorium/Parco della Musica di Roma, l’Orchestra Sinfonica della Rai, l’Orchestra dell’Arena di Verona, I Virtuosi Italiani, l’orchestra del Teatro Massimo di Palermo ed altri.
Ha coordinato, inoltre, numerosi progetti multimediali collaborando con attori, danzatori, pittori, scultori, poeti, ecc. e scrivendo musiche per film, documentari, video o per il Balletto o il Teatro.
Oggi è attivo con una miriade di progetti che lo vedono impegnato in centinaia di concerti all’anno, pressoché in ogni parte del globo.
È testimonial per Amnesty International, Fondazione Francesca Rava e Asia e, nel 2016 e 2017, è stato Ambasciatore dell’Unesco giovani per l’Italia.
Vive tra Parigi, Bologna e la Sardegna.
Opere a cui è ispirata questa storia
Collocazione riproduzioni
Humanitas Gavazzeni D2
Alcune immagini sono state scattate prima del DPCM del 23 febbraio 2020.