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Andrea Renzi

Una preghiera irregolare

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Raffaello Sanzio
San Sebastiano

43×34 databile 1501-1502 olio su tavola

era lì

in una stanza nera

su fondo nero

ben illuminato

solo

su una parete tutta sua

e lì ho sostato. Assorto.

Dio della Natura e della Civiltà

Dio delle Grotte e delle Sfumature

non ho pianto

non ho tremato

non ho sudato freddo

nessun panico

ho sostato. Immobile.

Non Ti ho cercato negli occhi del Santo

non ho avuto visioni

nessun fulmine, nessuna croce mi è apparsa

ho sostato. Coinvolto.

Ho sospirato.

Ed è sopraggiunto un pensiero ridicolo

Ho desiderato fare una vacanza dentro al quadro

andare in vacanza nel dipinto con mia moglie.

E passeggiare sul ciglio del prato

riposare all’ombra dietro la testa del Santo

sfiorare i ricci dei capelli bruni

risalire gli incassi della collana d’oro

scivolare nelle trasparenze dell’aureola

sentirne il calore

dormire nelle pieghe del manto.

Dio della Natura e delle Stelle

del Rosso Carminio e del Tatto

del Silenzio e del Profumo

posso?

Posso andare a farmi una vacanza dentro il quadro?

Con mia moglie?

Oziare nell’incarnato del Santo?

Nel rosa carnicino delle sue guance?

Nei verdi, nei marroni?

Scalzo, sentire le sottili sporgenze delle pennellate
sotto la pianta dei piedi?

Far risuonare i passi su quella tavola antica (olmo, quercia, tiglio?)

Correre in quel rosso?

Rifiatare nel nero della camicia?

Ammirare da sotto in su, seduto sull’indice destro
del Santo,
la lunga verticale della freccia?

Un po’ di riposo (con mia moglie Dio della Natura)

e il tempo della mia vacanza

trascorrerlo senza dolori, sereno come quel San Sebastiano

Posso?

Dio della Natura e dei Fiumi

Dio del Respiro e del Cibo

Dio degli Agrumi e delle Acque Limpide

Dio della Morale e dei Farmaci

Dio della Morte e del Vino

Dio delle Carestie Dio delle Formiche e degli Aquiloni

La mia è un’invocazione insensata

una pagina riempita con i caratteri dell’alfabeto e con
il sangue zero positivo

una preghiera irregolare

di chi non è in regola per pregare

attraverso Sanzio Raffaello L’Urbinate

attraverso l’albume d’uovo mescolato con l’allume
di rocca

attraverso le foglie dell’albero di noce macerate nel sale
e nell’aceto

e la terra di castagno

e l’oro zecchino così ben trapuntato nel velluto nero

un desiderio di vacanza da tutto

mi ha preso

intenso

si è fatto corposo. Denso.

Con una sua temperatura

ha assunto un tale riflesso di realtà

così acuto

alto

che quasi mi convincevo la mia fantasia si sarebbe realizzata.

Non successe nulla.

Andai al bar del museo a prendermi un succo di pera.

Tanto Equilibrio. Compostezza.

Tanta Giustizia e Bellezza

Silenzio e Calore

Tanta Luce. Ordine. Tanta Proporzione

Tanto Genio. Tanta Grazia.

Tanta mano

Tanto occhio

e quel volto inclinato

e le pupille, le dita, le unghie

e la Rivelata Santità

finisce con un succo di pera?

Senza Miracolo?

Dio del Caos e dell’Inizio

Delle Fiamme e del Miele

Delle Grammatiche e delle Generazioni

Dio delle Foreste

Se il quadro di Sanzio Raffaello l’Urbinate ha il tuo permesso di esistere

(non l’hai incenerito, distrutto, sperduto)

È anche per la mia fantasia di villeggiatura?

È anche per le ferie figurate mie (e di mia moglie)?

La tua Ratio arriva fino alla mia supplica da turista domenicale?

Da una mattina di sole di 189.435 giorni fa (circa)

Dalle 1000 e 1000 pennellate (circa)

di quel genio gentile e meno che ventenne

fino ai capelli brizzolati di un cretino con l’iban e l’iphone?

Se

nel mondo che va a rotoli

ci si può dedicare a uno stupore

allora

Dio del Sole e della Quercia

Dio delle Onde e della Musica

Dio delle Montagne e del Volo

Dio delle Schiuma e del Vento

se del mio sogno (sciocco)

se di quel sorriso

e del prato

resta un profumo

un mezzo paradiso

un rosa

una memoria

un qualcosa

allora

felice mi taccio e non dispero

forse non è invano

né il bello

né il vero.

Biografia dell'autore

Andrea Renzi è nato a Roma il 7 febbraio 1963. È tra i fondatori delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti.

Da regista ha portato in scena testi di Majakovskij, Hrabal, Stoppard, Collodi, Montesano, Parrella, Caproni, Maugham, Pinter e Beckett.

Protagonista fra teatro e cinema con registi come Mario Martone, Antonio Neiwiller, Toni Servillo, Marco Baliani, Elio De Capitani, Leo De Berardinis, Raul Ruiz, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores, Elisabetta Sgarbi, Paolo Franchi, Antonio Capuano, Ferzan Özpetek, Paolo Sorrentino, Edoardo De Angelis. Tra i tanti titoli si ricordano a teatro Tango Glaciale, Riccardo II, Trilogia della Villeggiatura e al cinema L’Uomo in Più, Teatro di guerra e Le Fate Ignoranti.

Ha recentemente firmato la regia del Don Giovanni dell’Orchestra di Piazza Vittorio e del Servo di Robert Maugham e L’amaca di Domani di Michele Serra.

Oltre alla prestigiosa candidatura ai nastri d’argento cinematografici per L’Uomo in Più ha vinto il premio per il teatro il premio “Opera Prima” di Narni, il premio “Salvo Randone – Histryo” e il premio “Annibale Ruccello”.

Opere a cui è ispirata questa storia

Raffaello Sanzio

San Sebastiano

1501 – 1502 circa

Collocazione riproduzioni

Humanitas Pronto Soccorso
Alcune immagini sono state scattate prima del DPCM del 23 febbraio 2020.

Autore precedente:
Tony Laudadio
Autore successivo:
Bruno Bozzetto
Autore precedente:
Tony Laudadio

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