Cesare Tallone

Savona 1853 – Milano 1919

Ritratto di Maria Gallavresi bambina con la madre

1889

Olio su tela 241 × 145 cm

Dono Maria Gallavresi Bietti, 1946

Originale

Accademia Carrara

Riproduzione

Humanitas Gavazzeni
Ingresso Piastra 1

Nella grande tela sono ritratte la figlia e la moglie di Emilio Gallavresi, avvocato e uomo politico di Caravaggio, deputato al Parlamento. Le due donne sono rappresentate a figura intera, a grandezza naturale, davanti a una sontuosa parete decorata con una tappezzeria damascata. Sotto i loro piedi, un soffice tappeto di pelliccia increspato che richiama un’atmosfera domestica e confortevole.

Dolci contrasti

Maria indossa un candido vestito perlaceo plissettato, mentre la madre un severo abito nero da cui fuoriescono, in contrasto, le pallide mani ornate solo da pochi anelli e da un bracciale dorato; la bambina le si accosta dolcemente con il capo, stringendole un braccio con profonda tenerezza.

Arte VS fotografia

Dai volti delle due traspare un’aria malinconica, espediente che distingue l’opera dalla distaccata e oggettiva immagine di una fotografia.

Il dipinto, realizzato dal vero nello studio dell’artista, è infatti eseguito con una pittura dall’intensa forza espressiva, portavoce del profondo rinnovamento artistico che Tallone mise in atto proprio in quegli anni, derivato dal confronto diretto con la realtà naturale.

Un dono

Il doppio ritratto eseguito a Bergamo nel 1889 è stato donato all’Accademia Carrara proprio dall’effigiata Maria Gallavresi (Bietti) nel 1946 ed è contenuto in una cornice nera laccata e intagliata con un motivo decorativo a edera, simbolo d’affetto e d’unione tra madre e figlia, in risalto sul fondo dorato.

Biografia

L’artista, dalla solida formazione accademica, ricoprì la cattedra di pittura all’Accademia Carrara tra il 1884 e il 1899, apportando una ventata di novità e rinnovamento ai classici metodi di insegnamento. Poco dopo il suo insediamento fece ampliare la finestra dello studio e richiese una statua anatomica e un manichino: prova che il suo insegnamento si basava sulla copia dal vero della figura e dell’anatomia umana, sul disegno partendo dall’osservazione della figura nella luce naturale come anticipazione dello studio del paesaggio en plein air, praticato con i suoi allievi durante le frequenti passeggiate tra le montagne bergamasche.

Tallone è considerato uno degli ultimi grandi interpreti del ritratto, prima che il genere venisse sostituito dalla fotografia. L’artista traduce il sentimento della figura e ne rispecchia la singolarità attraverso l’interpretazione dei tratti del carattere e della varietà dell’umore.

L’intento poetico dell’artista traduce lo sguardo velato di commozione, con un gesto che trattiene lo slancio romantico.