Andrea Locatelli

Roma 1695 – 1741

Paesaggio sul lido laziale

1730 circa

Olio su tela 64 × 48 cm

Dono Maria Volpi Bassani D’Amico, 1996

Originale

Accademia Carrara
Non esposto

Riproduzione

Humanitas Gavazzeni
Bar, ingresso radioterapia

La tela dell’Accademia Carrara, realizzata da Andrea Locatelli intorno al 1730, mostra uno scorcio paesaggistico popolato da piccole figure di viandanti che si avventurano per i sentieri cespugliosi della campagna laziale. Un albero di faggio domina la scena e allunga i rami sulla veduta di un lido; sull’altura a destra si scorgono alcuni edifici antichi, una cittadella che rende equilibrata e armonica la composizione.

Il colore del cielo termina sulla linea del mare e gli azzurri si confondono sapientemente l’uno nell’altro in una perfetta gradazione di colore.

Si noti l’abilità del pittore nel rendere le distanze spaziali su diversi piani della composizione e nel trasmettere un forte pathos grazie all’uso contrastante delle ombre e delle luci nei numerosi piani che l’artista alterna con esiti visuali vicini alla tridimensionalità.

Pittura di paesaggio

Sant’Agostino, con grande ammirazione per la pittura di paesaggio, scrive: «Ogni bellezza naturale e artistica che col suo visibile parlare conduce a Colui che è verità sovrana, bellezza ideale, bene supremo, somma di tutto il bene».

Ogni dettaglio paesaggistico e figurativo è in armonia con l’insieme e, pur se in un linguaggio personalissimo, ci dimostra come l’artista abbia saputo osservare e interpretare con intelligenza gli esempi francesi e fiamminghi. La naturalezza delle opere di Locatelli nasce da un’attenta indagine preliminare della realtà, seguita da un gioco sottile e profondo, frutto di molte stesure, varianti e sostituzioni.

Paesaggio sul lido laziale è il risultato di lunghe sperimentazioni. Mentre nelle opere giovanili gli alberi appaiono spogli, qui divengono a poco a poco imponenti. Dapprima sono le architetture a dominare il paesaggio, per poi integrarsi armoniosamente con la natura rigogliosa, fino a giungere a composizioni pittoriche in cui alberi e cespugli mediterranei trionfano padroneggiando la scena.

Nei suoi paesaggi troviamo spesso casali e torri, rivediamo un ambiente puro, ideale, quella campagna “più bella del mondo” di cui le nuove generazioni non possono godere ma solo immaginare nella sua perfezione.

Biografia

Andrea Locatelli nasce a Roma nel 1695; anche suo padre è artista e infatti egli si forma inizialmente proprio nella bottega paterna, dove impara i princìpi del disegno. Effettua un apprendistato presso il pittore Monsù Alto, esperto in marine, «poi col suo bello ingegno e con i suoi talenti» si avvia allo studio autonomo della Pittura di genere, in particolare di Marine e Bambocciate (piccole e vivaci scene di vita popolare, con gusto descrittivo e animati effetti di luce e colore).

Grazie all’aiuto dell’architetto romano Filippo Juvarra, che si accorse del suo talento, Andrea riesce a ottenere due importanti lavori: le bozze pittoriche delle facciate nord e ovest del Castello di Rivoli, dal progetto di Juvarra, da mostrare al duca Vittorio Amedeo II di Savoia e la realizzazione di due sovrapporte per la Stanza Cinese della dimora reale spagnola di Sant’Ildefonso.

Arte e poesia

Presso la Biblioteca Vaticana è conservata una caricatura realizzata da Pier Leone Ghezzi (1674-1755), grazie alla quale conosciamo un altro aspetto di Andrea Locatelli: nella didascalia che accompagna il disegno c’è scritto che l’artista (rappresentato di profilo seduto su uno sgabello) oltre ad esser famoso nella pittura di paesaggio era anche un poeta.